Alluvione Emilia-Romagna: dichiarazioni di istituzioni e parti sociali firmatarie del Patto per il lavoro e per il Clima

DICHIARAZIONE CONGIUNTA TRA:
LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E LE ASSOCIAZIONI DI IMPRESA, DELLE PROFESSIONI, DEGLI ISTITUTI BANCARI, DEL TERZO SETTORE E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CO-FIRMATARIE
DEL PATTO PER IL LAVORO E PER IL CLIMA PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA, L’ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE, LA RIPRESA ECONOMICA E LA RICOSTRUZIONE DEL TERRITORIO EMILIANO-ROMAGNOLO COLPITO DALL’ALLUVIONE

Scarica la dichiarazione congiunta

Emergenza alluvione: CGIL, CISL e UIL di Bologna a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per richiedere tutte le misure di sostegno al reddito

L’alluvione che ha colpito il nostro territorio è un fatto straordinario che sta causando ingenti danni a tutti i cittadini e le cittadini, pertanto servono immediatamente misure straordinarie per affrontare l’emergenza, che come tale va trattata. CGIL CISL UIL di Bologna ritengono necessario sostenere le lavoratrici e lavoratori impossibilitati a lavorare, che oltre a subire danni materiali, rischiano di perdere salario e contributi. CGIL CISL UIL di Bologna sono impegnate a garantire che nessuno metta a rischio la propria sicurezza e salute continuando a lavorare laddove le condizioni non lo consentano.

A tal proposito CGIL CISL UIL dell’Emilia Romagna incontrano oggi pomeriggio la Regione. Oltre all’utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione (Cassa Integrazione, FIS), va garantita adeguata copertura anche alle lavoratrici e lavoratori che vivono condizioni lavorative precarie e nei settori più colpiti come il turismo e il settore agricolo, dove le conseguenze saranno di lungo termine. Sarà quindi necessario attivare misure di copertura straordinarie per coprire tutte le tipologie di lavoro. CGIL CISL UIL di Bologna sono al fianco anche delle persone anziane, che si trovano isolate e che hanno bisogno di assistenza specifica. Nel ringraziare tutte le lavoratrici e tuti i lavoratori, dipendenti pubblici e privati, forze dell’ordine, protezione civile, vigili del fuoco, volontari e volontarie, impegnati ad affrontare questa difficile situazione, invitiamo a segnalarci tutte le problematiche sui luoghi di lavoro che si stanno verificando. CGIL CISL e UIL di Bologna, con le proprie categorie e in tutte le proprie sedi, sono operative per la tutela di tutte e di tutti.


Per una nuova stagione del Lavoro e dei Diritti, 6 maggio manifestazione interregionale a Bologna

Abbiamo deciso di avviare nei mesi di aprile e maggio una fase di mobilitazione unitaria realizzando una generalizzata campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori. Per questo abbiamo indetto tre manifestazioni interregionali. Lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati, cittadine e cittadini sono chiamati a partecipare alla

MANIFESTAZIONE DEL 6 MAGGIO 2023 CHE SI TERRÀ A BOLOGNA

Con questa mobilitazione intendiamo sostenere le richieste unitarie che abbiamo avanzato nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali ed occupazionali.

ORA SONO NECESSARIE RISPOSTE CONCRETE SU:

  • Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati;
  • Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie;
  • Potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza;
  • Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione;
  • Basta morti e infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato;
  • Riforma del sistema previdenziale;
  • Politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione.


Inaccettabile il comportamento dell’Assessora alla cultura del Comune di Sant’Agata Bolognese durante la commemorazione del 25 aprile

Inaccettabile il comportamento dell’Assessora alla cultura del Comune di Sant’Agata Bolognese durante la commemorazione del 25 aprile
Ieri mattina, in piazza dei Martiri a Sant’Agata Bolognese alla commemorazione del 25 aprile, durante l’intervento della rappresentante dell’ANPI, l’Assessora alla scuola, alla formazione professionale, all’ambiente e alle ricorrenze civili del Comune, Maria Rita Guazzaloca, gridando, si è allontanata dalla piazza, abbandonando la cerimonia, mentre la rappresentante dell’ANPI continuava il suo intervento.
L’ANPI, lo SPI e la CGIL denunciano la gravità del comportamento dell’assessora che, in una circostanza pubblica così importante e così solenne come quella del ricordo della giornata di Liberazione dal nazifascismo del nostro Paese, mentre vengono ricordati coloro che sono morti per riconsegnarci la libertà e la democrazia, è incapace di ascoltare e accettare opinioni e discorsi diversi dal suo pensiero e dalle sue idee.
E’ inaccettabile che una rappresentante delle Istituzioni manchi di rispetto all’ANPI  per la storia memorabile e importante che si incarica di trasmettere e di ricordare a tutti noi.
Per questo chiediamo che il Sindaco prenda le distanze e condanni un simile atteggiamento.
Infine, chiediamo ai cittadini di Sant’Agata di condannare ogni atto e ogni azione di intolleranza e di arroganza   antidemocratica, soprattutto se assunte da rappresentanti delle Istituzioni che dovrebbero tutelare e garantire il diritto di tutti ad esprimere liberamente il loro pensiero e la loro opinione, nel rispetto della nostra Costituzione, di cui ANPI, SPI e CGIL sono attenti custodi.


Dal 21 al 25 aprile lo SPI  nelle "SPIazze" partigiane di Bologna

Quest’anno lo SPI  ha voluto organizzare, dal 21 al 25 aprile, le SPIazze partigiane per NON dimenticare cosa significa vivere senza libertà, senza diritti e sotto l’occupazione nazifascista.

In queste giornate staremo fuori nelle strade, nelle piazze, nei mercati, in mezzo alla gente, ai cittadini e cittadine per ascoltare i problemi, le richieste, le necessità, per fare conoscere le proposte di CGIL, CISL e UIL che chiedono un radicale cambiamento della politica economica e sociale del Governo. 

Venite a trovarci, vi accoglieremo con la cordialità di un sorriso e con la disponibilità di chi cerca sempre di migliorare.

BOLOGNA CITTA’

LEGA TIPO D’INIZIATIVA INDIRIZZO DATA ORA
BORGO-RENO BANCHETTO Festa Parco del Velodromo in collab.ne con ANPI 01-mag-23 dalle ore 9.00
BORGO-RENO BANCHETTO SEDE SPI CGIL VIA NANI, 6 21-apr-23 9.00-13.00
BORGO-RENO BANCHETTO SEDE SPI CGIL P.zza GIOVANNI XXIII 21-apr-23 9.00-13.00
BORGO-RENO BANCHETTO PARCO CEVENINI insieme a Lega Porto Saragozza 25-apr-23 dalle ore 9.00
BORGO-RENO MOSTRA di QUADRI SEDE SPI CGIL VIA NANI, 6 dal 21 al 26 aprile 2023
SAVENA BANCHETTO C/O CENTRO COMM.LE FOSSOLO 2 –  Viale Lincoln, 5 21-apr-23 9.00-13.00
NAVILE BANCHETTO C/O CASA DELLA SALUTE p.zza LIBER PARADISUS 21-apr-23 8.30-12.30
NAVILE BANCHETTO C/O mercatino Via Albani angolo via N. Dall’Arca 21-apr-23 8.30-12.30
NAVILE BANCHETTO C/O COOP Piazzetta Gorkij 21-apr-23 8.30-12.30
MURRI BANCHETTO C/O MERCATINO CHIESA NUOVA Via Murri, 156 21-apr-23 8.30-12.30
PORTO-SARAGOZZA BANCHETTO Via INDIPENDENZA angolo Via MANZONI 21-apr-23 8.30-12.30
PORTO-SARAGOZZA BANCHETTO PARCO CEVENINI insieme a Lega Borgo Reno 25-apr-23 dalle ore 9.00
PORTO-SARAGOZZA BANCHETTO Festa Parco del Velodromo in collab.ne con ANPI 01-mag-23 dalle ore 9.00
SAN DONATO BANCHETTO C/O COOP San Donato angolo Via Andreini 21-apr-23 9.00-13.00

 

SANT’AGATA BOLOGNESE

21 aprile

ore 18 – Ricordo e intitolazione della biblioteca “Giuseppe Bianchi” a cura di Francisco Papa, segretario lega Spi, e Marco Gardosi dell’Anpi

ore 19 – Musica e balli dell’Associazione Yotango Fiaccolata Resistente per le vie di S.Agata

SAN PIETRO IN CASALE

21 aprile

ore 9 – Commemorazione in Piazza dei Martiri con ANPI

SAN LAZZARO DI SAVENA

21 aprile

ore 17 -Incontro sulla sanità pubblica e sul NO all’autonomia differenziata presso il Centro Malpensa

SAN GIORGIO DI PIANO

25 aprile
ore 9 – Commemorazione davanti al Municipio in via della libertà con Anpi
pomeriggio – iniziative presso il Casone del partigiano

BENTIVOGLIO

28 aprile
ore 10 – Banchetto piazza del Municipio giorno del mercato

MARZABOTTO E VADO

25 aprile
ore 15 – Le leghe dello SPI di Montagna porgeranno dei fiori sul Prato del Poggiolo di Monte Sole


Elezione nuova Segreteria Spi Cgil Bologna

Oggi, 3 aprile 2023, al circolo Arci di San Lazzaro, l’Assemblea Generale dello Spi Cgil territoriale di Bologna  ha eletto la Segreteria: Alberto Ballotti, Nadia Bonora, Fausto Nadalini e Giuliana Ventura, col 95% di voti favorevoli. Assente per malattia la Segretaria Generale dello Spi territoriale Antonella Raspadori alla quale la neo eletta Segreteria e l’assemblea tutta rivolgono un augurio di pronta guarigione. Un caloroso augurio di buon lavoro a tutte e tutti, e un ringraziamento a coloro che hanno svolto fino ad ora questo delicato incarico. Ha concluso i lavori il Segretario Generale dello Spi Cgil regionale E.R  Raffaele Atti.


Terre d'acqua - Siglato importante accordo!

Siglato oggi in Comune l’accordo sindacale unitario sulle politiche del bilancio di previsione con l’Amministrazione di Crevalcore.
Punti salienti dell’accordo sono:
  • Invarianza di tasse e tariffe rispetto al 2022
  • Trasparenza e rispetto dei contratti di settore nei bandi di appalto
  • Assicurazione furti e scippi over 65, contrasto al digital divide, ginnastica dolce, mappatura anziani soli, rassegna cinematografica
  • Autoconsumo in edilizia pubblica, comunità solare, nuove piantumazioni
  • Contrasto alla violenza di genere, sportello UDI, promozione e sensibilizzazione di una cultura della parità
  • Nuova sezione di Asilo Nido, investimento di bilancio ad integrazione di un progetto PNRR per il nuovo polo scolastico dell’infanzia, incremento del sostegno alle disabilità anche nei centri estivi


foto spi bologna congresso nazionale spi cgil

Lo Spi dopo il congresso - Al lavoro e alla lotta

Finalmente la CGIL ha concluso il suo lungo percorso congressuale, iniziato ad ottobre 2022 con ben 312 assemblee dello SPI sul territorio metropolitano.

I congressi sono stati una fucina di analisi sindacali, di idee, di proposte, di discussioni, di iniziative politiche. In ogni intervento di delegati, di attivisti dello SPI, di studenti è stata raccontata la storia di battaglie, di sconfitte e di vittorie, di passi avanti e anche di retrocessioni, senza però darsi mai per vinti. Nei tasselli di questo grande puzzle, ritroviamo le trasformazioni che ha subito il mondo del lavoro, i problemi dei giovani costretti ad accettare lavori precari, delle persone anziane, fragili e sole che hanno bisogno di aiuti e di sostegno, degli studenti universitari in cerca di alloggi e di identità. Nelle decine di testimonianze, si ricompone il quadro di un’Italia che si impegna per mantenere viva la speranza e che continua a cercare la strada per il futuro. Nelle parole di chi è intervenuto hanno ripreso corpo e orgoglio la difesa dei valori democratici e costituzionali, la voglia di lottare per una società più equa e più giusta e la passione verso quegli ideali di solidarietà, di mutuo soccorso, di fratellanza e sorellanza e di umanità che sono la materia prima di cui è costituita la CGIL, di cui possiamo andare fieri. Nella relazione del segretario generale Ivan Pedretti, al congresso dello SPI Nazionale, sono state proposte le azioni prioritarie che il sindacato dei pensionati intende realizzare nei prossimi mesi.

I temi fondamentali

Cinque temi fondamentali che compongono un programma di lavoro e di lotta intenso, impegnativo, ma significativo per gli elementi di sfida e di cambiamento che lo SPI mette al centro della sua azione politica. Il primo riguarda la costruzione di una grande mobilitazione per la pace, in grado di coinvolgere pensionate e pensionati europei a sostegno delle iniziative contro la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina. Il secondo riguarda l’impegno costante per realizzare concretamente la legge sulla non autosufficienza che, anche per merito di una raccolta di oltre un milione e mezzo di firme nel 2019, è finalmente approdata in Parlamento. Ora dobbiamo ottenere una buona legge: servono risorse adeguate per garantire su tutto il territorio nazionale l’implementazione strutturale di servizi rivolti alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie, così come vanno previste agevolazioni fiscali per chi sostiene le spese per l’assistente famigliare che si prende cura, a domicilio, della persona malata. Il terzo tema è rivolto alla salvaguardia del reddito da pensione. Le pensioni italiane, le più tassate d’Europa, hanno subito dal Governo Meloni un taglio di risorse destinate alla rivalutazione delle pensioni di circa 3,5 miliardi di euro. Così stritolato dai danni permanenti di un fisco iniquo e sempre meno progressivo, e da una riduzione dei necessari adeguamenti al costo della vita, il reddito da pensione diventa sempre più inadeguato all’ esigenza di garantire, nel tempo, una vecchiaia dignitosa: l’aumento della speranza di vita rischia di tradursi in un allungamento del periodo di sofferenza per uscire dalle difficoltà economiche. Il quarto e il quinto tema rappresentano, per me, le due questioni più spinose e brucianti di questa piattaforma rivendicativa “ideale”, che ha bisogno delle gambe di milioni di pensionati e pensionate per poter camminare verso obiettivi concreti. Il progetto della destra al Governo di riscrivere la Carta Costituzionale entra direttamente in rotta di collisione con i nostri valori. Non possiamo accettare che vengano destrutturati, o peggio cancellati, i principi costituzionali che riguardano sia il ruolo del Parlamento, ridimensionato e depotenziato con l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, sia la definizione dello Stato unitario, che sarebbe messa in discussione da una idea di autonomia differenziata che aumenterebbe il divario tra nord e sud e le diversità di esercizio dei diritti da parte dei cittadini tra le varie regioni. Del resto, quando viene sbandierata l’esigenza di introdurre “le cosiddette riforme”, bisogna sempre chiedersi a chi servano. Togliere di mezzo il Parlamento, che rappresenta un vincolo democratico, serve alla destra che predilige il modello politico di “un uomo solo al comando con pieni poteri”, mentre l’autonomia delle Regioni rappresenta il tratto distintivo della Lega, che accarezza il sogno di indipendenza delle sue roccaforti del Nord, soprattutto Lombardia e Veneto. Questo disegno si tradurrebbe, invece, in un disastro per i cittadini italiani, che di tutto hanno bisogno, meno che di regimi autoritari e di spaccature e caos istituzionale. Il quinto tema, ritengo sia il più urgente, ineludibile e di vitale importanza: la difesa del sistema sanitario pubblico e universale. La CGIL deve mobilitare, con assemblee sui luoghi di lavoro e sul territorio, lavoratrici, lavoratori, pensionati e pensionate per rivendicare lo stanziamento di risorse economiche a sostegno delle prestazioni e dei servizi sanitari pubblici, per assumere personale negli ospedali e per la medicina del territorio. È urgente perché non possiamo ignorare gli enormi danni provocati dal Covid 19, le difficoltà, i ritardi, la mancanza di medici di famiglia, le interminabili ore di attesa nei pronto soccorso per mancanza di operatori e di letti, le lunghe liste di attesa per visite specialistiche, esami diagnostici e interventi chirurgici. La situazione è grave, anche nella nostra Regione, anche a Bologna, e con la salute non si scherza, è un bene primario. Quindi, mobilitazione forte, organizzata e di massa come nel 1978 ai tempi della legge 833, la riforma sanitaria che cancellò le mutue e la vergognosa sanità di classe che rappresentavano.
Torna a fischiare il vento, e fra poco infurierà anche la bufera, come nella famosa canzone dei partigiani. Le nostre scarpe non sono più rotte, ma la fase è difficile, e lo scoramento è dietro l’angolo, eppure dobbiamo andare avanti con forza e coraggio: abbiamo il compito di mettere in salvo le migliori conquiste che siamo riusciti ad ottenere nel secolo scorso.

Articolo di Antonella Raspadori, segretaria generale dello SPI CGIL Bologna, che puoi trovare sulla SPINTA di aprile.


L'aumento di dei salari di colf e badanti non deve gravare completamente sulle famiglie

Comunicato stampa SPI CGIL Emilia – Romagna

Dal 1° gennaio i salari di colf e assistenti familiari (le cosiddette badanti) è stato aumentato all’80% dell’inflazione. Un provvedimento giusto e necessario per lavoratrici e lavoratori, spesso immigrati, che svolgono un’attività gravosa di assistenza ai nostri anziani.

Le famiglie però sono “datori di lavoro” particolari, per i quali si produce un aumento significativo dei costi che devono affrontare per mantenere un servizio importantissimo, dedicato alla cura delle persone anziane non autosufficienti. È importante garantire al proprio caro un’assistenza di qualità, che si esprime anche con l’applicazione di un regolare contratto di lavoro.
Per questi motivi crediamo che, in tempi di inflazione alta che erode il potere d’acquisto di salari e pensioni, sia necessario, da parte del Governo, un maggiore sostegno alle famiglie e una maggiore protezione dei redditi da lavoro e da pensione.
Il sindacato pensionati chiede con forza che insieme all’aumento dei salari di colf e badanti attraverso il rinnovo dei CCNL si attui al più presto la piena rivalutazione delle pensioni e l’aumento della 14° che tutela le pensioni basse.

In Emilia-Romagna rivendichiamo un aumento consistente del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza e una profonda riforma dell’assistenza domiciliare.
Come Spi e come Cgil a livello nazionale rinnoviamo due richieste fondamentali: che sia approvata subito la Legge sulla Non Autosufficienza (accompagnata da un forte aumento del Fondo Nazionale per la non autosufficienza), che definisca i servizi essenziali da garantire a tutta la popolazione; una riforma fiscale che, valorizzando criteri di equità e progressività, riconosca alle famiglie che si fanno carico dei costi dell’assistenza specifica erogata dalle assistenti famigliari, un aumento consistente delle agevolazioni fiscali.


La battaglia per la giusta rivalutazione continua

Dal 1 marzo 2023, l’INPS ha comunicato che attribuirà la perequazione a tutte le pensioni che superano 4 volte il minimo, cioè da 2.100 euro lordi in su, compresi gli arretrati di gennaio e febbraio (art.1, comma 309 della legge di bilancio 2023).

A questo proposito, dobbiamo ricordare che il Governo ha “fatto cassa” tagliando circa 3,5 miliardi di euro a oltre 3.400.000 pensionati, che riceveranno aumenti molti inferiori al 7,3% (che è già più basso dell’inflazione reale all’11%): infatti, solo per fare un esempio, chi percepisce una pensione lorda tra i 2.626,90 fino a 3.152,28 euro avrà un incremento di solo il 3,9%. Non stiamo parlando di ricchi, e soprattutto ci riferiamo a persone che hanno lavorato oltre 40 anni, versando i relativi contributi, come prevede la legge.

Lo SPI ha manifestato, in Piazza Santi Apostoli a Roma, il 16 dicembre scorso contro questa decisione del Governo, contestando, in modo particolare, le nuove modalità di calcolo degli aumenti, non più per scaglioni di reddito, ma per cifra unitaria. In questo modo, nel 2024, il “taglio” degli aumenti pensionistici sarà di oltre 6 miliardi di euro che, come gli attuali 3,5, non saranno mai più recuperati e, se non ci saranno modifiche, la riduzione sarà “incrementale”, e non una tantum. Tutto questo è inaccettabile per lo SPI, che perciò proseguirà con determinazione la battaglia per cambiare la norma. Chiediamo ai nostri iscritti di partecipare alle iniziative di mobilitazione: è una rivendicazione di giustizia e di equità. Vi terremo informati sulle iniziative e sui risultati.


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