Pastasciutta Antifascista 2025: tutte le iniziative dello SPI CGIL Bologna
In occasione del 25 luglio 2025, anniversario della caduta del fascismo, lo SPI CGIL Bologna e le sezioni locali dell’ANPI organizzano diverse pastasciutte antifasciste in memoria dell’evento simbolico compiuto dalla famiglia Cervi nel 1943. Un’occasione per celebrare la libertà e la Resistenza con cibo, musica, cultura e comunità in tutta la provincia bolognese.
Bentivoglio: cena, musica e Resistenza
📍 Piazza Pizzardi – ore 19:30
Il programma della serata prevede la distribuzione gratuita della pastasciutta, accompagnata da secondo, frutta e dolce a pagamento. Alle ore 21:15 ci sarà la presentazione della serata a cura dell’ANPI e a seguire, alle 21:30, il concerto della Reno River Band con Maurizio “Icio” Caravita. In caso di maltempo l’evento si terrà presso il Centro Volontariato in via E. Berlinguer, 5/2.
Castel Maggiore: cultura, memoria e musica
📍 Parco delle Staffette Partigiane – Via Lirone 30 – dalle ore 19:00
Un ricco programma con momenti culturali e conviviali:
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Ore 19:00: Tombolata intergenerazionale con i giovani del progetto KORNER
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Ore 19:30: visita guidata “Il monumento mi racconta” con ANPI Castel Maggiore
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Ore 20:00: intervento di Mirto Bassoli, CGIL Bologna
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Ore 20:15: distribuzione della pastasciutta gratuita
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Ore 21:00: serata musicale con la band Lucy end Hombres.
Castiglione dei Pepoli: cena solidale e musica
📍 Casa del Popolo di Rasora – dalle ore 19:00
La pastasciutta sarà gratuita per tutti, con possibilità di secondo e contorno a menù fisso con contributo libero (minimo 10 €). Dopo un momento di racconto sulla solidarietà della comunità durante la guerra, la serata continuerà con musica dal vivo del gruppo Train de Vie.
San Pietro in Casale: ambiente, diritti e festa
📍 Centro Sportivo E. Faccioli – Via della Costituzione 18 – dalle ore 18:45
Evento con attenzione alla sostenibilità (i partecipanti sono invitati a portare stoviglie da casa) e con un programma ricco:
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Ore 18:45: inaugurazione del murales sul muro d’ingresso del centro sportivo
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Ore 19:00: tavola rotonda sulla crisi umanitaria di Gaza, con interventi di Serena Baldini (Vento di Terra), Antonella Raspadori (SPI CGIL Bologna) e Riccardo Marchetti (Comune di San Pietro in Casale), modera Enrico Baldazzi
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Ore 20:30: servizio della pastasciutta gratuita, con accompagnamento musicale di Luca Taddia e Fabio Cremonini.
Budrio: pastasciutta per la pace e l’inclusione
📍 Centro Sociale e Culturale La Magnolia – Via Bianchi 31 – ore 19:30
La pastasciutta antifascista arriva anche a Budrio, nel segno della pace e della solidarietà. A partire dalle 19:30, presso il Centro La Magnolia, sarà offerta gratuitamente a tutti i partecipanti una pastasciutta, con possibilità di versione senza glutine su richiesta.
In caso di maltempo l’evento si svolgerà al coperto. L’iniziativa è promossa da ANPI Budrio con il patrocinio del Comune e la collaborazione di SPI CGIL, ARCI, Libera, il Corpo Bandistico cittadino e numerose realtà associative del territorio.
Pieve di Cento: solidarietà e Costituzione a tavola
📍 Piazza Andrea Costa – ore 20:00
L’iniziativa di Pieve di Cento ha anche un importante obiettivo solidale: una raccolta fondi per l’Emporio Caritas. Il menù prevede pasta al ragù o al sugo, dolce e acqua (vino e caffè acquistabili a parte). I partecipanti sono invitati a portare da casa stoviglie proprie per ridurre l’impatto ambientale, in linea con lo spirito originario della pastasciutta dei Cervi.
Il programma parte già dalle ore 18:00 con il “Percorso della Costituzione” lungo la ciclopedenonale tra Cento e Pieve, a cura dello SPI CGIL. Alle 19:00 è prevista l’esposizione di prodotti solidali e artigianali, mentre alle 20:30 la serata sarà animata dal concerto de I Mulini a Vento.
Porto – Saragozza: pastasciutta, memoria e scuola
📍 Casa di Quartiere G. Costa – Via Azzo Gardino 48 – Giovedì 24 luglio 2025 – ore 19:00
Nel Quartiere Porto-Saragozza, la celebrazione della pastasciutta antifascista anticipa di un giorno il 25 luglio con un evento dal forte contenuto culturale e simbolico. La serata si apre con la mostra fotografica “Il fascismo nella scuola” a cura dell’ANPI Porto. A seguire, verrà offerto il primo piatto di pastasciutta in omaggio a tutti i partecipanti, mentre eventuali porzioni successive, bevande e cocomero saranno acquistabili a parte.
Interverranno:
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Lorenzo Cipriani, Presidente del Quartiere Porto-Saragozza
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Sergio Caserta, giornalista de Il Manifesto in rete, con l’intervento “Palestina, storia di un’oppressione”
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Christian Tracà, Consigliere del Quartiere, con “Nuove indicazioni per la scuola, un ritorno al passato?”
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Fausto Nadalini, Segreteria Territoriale SPI CGIL Bologna
Una tradizione di memoria e partecipazione
Tutte queste iniziative si ispirano alla storica pastasciutta di Casa Cervi, simbolo di libertà e solidarietà popolare. Il 25 luglio 1943, alla notizia della caduta del regime fascista, la famiglia Cervi offrì pastasciutta in piazza a tutta la comunità. Oggi, SPI CGIL Bologna ne rinnova il ricordo con eventi inclusivi e intergenerazionali, ribadendo i valori della democrazia, della giustizia e della pace.
Quattordicesima pensionati 2025: a chi spetta e come richiederla con il supporto SPI CGIL Bologna
Nel mese di luglio 2025, molti pensionati riceveranno la quattordicesima mensilità, un aiuto importante per affrontare le spese estive. Come SPI CGIL Bologna, vogliamo ricordare a tutti i pensionati i requisiti necessari per ottenerla e come possiamo offrire assistenza per verificare il diritto alla prestazione.
Quattordicesima pensionati 2025: chi ne ha diritto
La quattordicesima mensilità 2025 spetta ai pensionati che:
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hanno 64 anni compiuti entro il 31 luglio 2025;
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percepiscono una pensione a carico di INPS, ex INPDAP, IPOST o ENPALS;
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possiedono un reddito personale annuo non superiore a 15.688,40 euro.
Attenzione: per il calcolo della quattordicesima vale solo il reddito personale, non quello familiare.
I pensionati che compiono 64 anni tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2025 riceveranno la quattordicesima con la pensione di dicembre 2025.
Importo quattordicesima pensionati 2025
L’importo della quattordicesima varia in base a:
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anni di contribuzione: fino a 655 euro per chi ha oltre 25 anni (lavoratori dipendenti) o 28 anni (autonomi) di contributi e un reddito fino a 11.766,30 euro;
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fascia di reddito: importi inferiori per chi ha un reddito compreso tra 11.766,31 e 15.688,40 euro o meno anni di contributi.
Cosa fare se la quattordicesima non arriva
La quattordicesima per i pensionati viene erogata automaticamente dall’INPS sulla base dei dati reddituali disponibili. Tuttavia, può capitare che non venga corrisposta anche a chi ne avrebbe diritto.
Se ritieni di avere diritto alla quattordicesima o conosci qualcuno che potrebbe beneficiarne, ma non hai ricevuto l’importo previsto nella pensione di luglio, il consiglio è di rivolgerti alla sede SPI CGIL più vicina. I nostri operatori ti aiuteranno a:
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verificare i requisiti anagrafici e reddituali;
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controllare la tua posizione pensionistica;
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compilare la domanda di ricostituzione reddituale, se necessaria.
Il supporto dello SPI CGIL Bologna
Lo SPI CGIL Bologna è al fianco dei pensionati per tutelare i diritti di chi ha lavorato una vita intera. La quattordicesima mensilità è un diritto che riconosce il valore del lavoro e offre un sostegno concreto ai pensionati con redditi medio-bassi.
Per qualsiasi dubbio, controllo o per ricevere spiegazioni sulla tua situazione pensionistica, contatta la nostra sede. Siamo a disposizione per fornirti assistenza gratuita e aiutarti a ottenere quanto ti spetta.
Festa CGIL Bologna 2025: tre giorni di impegno, cultura e convivialità
Dal 2 al 4 luglio torna la Festa CGIL Bologna 2025, un appuntamento atteso e partecipato che anche quest’anno si svolgerà su tre giornate ricche di eventi politici, culturali e sindacali. Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale www.cgilbo.it.
Anteprima esclusiva il 2 luglio con “I quindici”
La Festa si aprirà con una proiezione in anteprima del documentario “I quindici”, in collaborazione con l’Associazione Mercato Ritrovato. Il film racconta la straordinaria storia di riscatto del Birrificio Messina, rilanciato grazie alla determinazione e alla lotta dei lavoratori. Un momento simbolico che unisce memoria e presente, identità e lavoro.
Politica, giovani, movimenti e partecipazione internazionale
Il programma prosegue con dibattiti e momenti di confronto che coinvolgono studenti, giovani, movimenti delle donne, associazioni per la memoria e per l’antifascismo, realtà impegnate per la pace e per la Palestina.
Torna anche l’appuntamento internazionale con la partecipazione di sindacaliste e sindacalisti provenienti da Dublino, Amsterdam, Wolfsburg e Barcellona, a confermare il respiro europeo della Festa e l’importanza della rete sindacale globale.
Un’occasione per ritrovarsi e condividere
Oltre agli incontri pubblici, la Festa CGIL Bologna 2025 sarà anche un momento di svago e convivialità. Dopo mesi intensi segnati da campagne referendarie, vertenze, battaglie per i contratti e lo stato sociale, ci sarà spazio per rilassarsi, bere un bicchiere di vino o una birra artigianale, gustare un pasto insieme e celebrare l’impegno collettivo. Non mancheranno Gaza cola, cucina popolare, e tanta energia militante.
Un grande lavoro collettivo
Il successo della Festa passa anche dal lavoro di chi, con militanza e spirito di attivismo, sarà impegnato dietro le quinte: al bar, in cucina, nella logistica. Un lavoro prezioso, spesso invisibile, ma indispensabile perché tutto possa funzionare al meglio.
FP CGIL e tutta l’organizzazione invitano a partecipare numerosi, per costruire insieme tre giorni di comunità, politica, solidarietà e festa.
Scarica il programma
Presentazione del libro “Salute per tutti” di Chiara Giorgi: la storia della sanità italiana dal dopoguerra a oggi
Venerdì 20 giugno 2025, ore 17.00, presso il Salone Di Vittorio della CDLM Bologna (via Marconi 67/2), si terrà la presentazione del libro “Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra ad oggi” di Chiara Giorgi.
L’iniziativa è organizzata da CGIL Emilia-Romagna, Camera del Lavoro di Bologna e Associazione Giovanni Bissoni, con l’obiettivo di approfondire l’evoluzione del sistema sanitario italiano, dalla ricostruzione postbellica fino alle sfide contemporanee.
Il volume, edito da Laterza, si inserisce nel filone di studi storici sulla sanità pubblica in Italia, raccontando il cammino che ha portato alla costruzione del Servizio Sanitario Nazionale, i conflitti sociali che l’hanno accompagnato, le riforme e le criticità del presente.
Dialogo con l’autrice Chiara Giorgi
Durante l’incontro, interverranno insieme all’autrice:
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Vasco Errani – Associazione Giovanni Bissoni
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Marinella Melandri – Segreteria CGIL Emilia-Romagna
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Francesco Taroni – Professore, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
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Elisa Mandolesi – Medica di Medicina Generale, AUSL Ferrara
Coordina l’incontro:
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Gianni Monte – Segretario CGIL Bologna
Un appuntamento da non perdere
Questo evento rappresenta un’importante occasione per riflettere, insieme a esperti e rappresentanti delle istituzioni, sul valore della sanità pubblica e sulle trasformazioni in atto. È rivolto a iscritti, delegate, delegati e a tutta la cittadinanza interessata a capire le radici e il futuro della salute in Italia.
Le parole di Landini dopo il Referendum
“Il nostro obiettivo era raggiungere il quorum per cambiare le leggi, questo obiettivo non l’abbiamo raggiunto, quindi è chiaro che quello che noi volevamo che fosse oggi una giornata di vittoria perché avevamo cancellato le leggi non la festeggiamo, non è una vittoria questo perché il nostro obiettivo non l’abbiamo assolutamente raggiunto e questo credo che sia un punto di estrema chiarezza che va reso esplicito.
Contemporaneamente gli ultimi dati di cui disponiamo ci dicono che sono oltre 14 milioni le persone che hanno votato nel nostro paese a cui si aggiungeranno gli italiani all’estero, quindi noi consideriamo naturalmente questo un numero molto importante e per quello che ci riguarda questo è un punto di partenza, perché i problemi che noi abbiamo posto con questo referendum rimangono completamente sul tavolo in termini di riduzione della precarietà, in termini di tutela della salute e della sicurezza e di cambio del sistema degli appalti, in termini di tutela di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici nelle grandi imprese come nelle piccole contro i licenziamenti così come tutto il tema che riguarda la cittadinanza.
Sapevamo quando abbiamo un anno fa raccolto le firme che non sarebbe stata una passeggiata in un paese dove c’è una crisi democratica evidente e dove proprio un anno fa a un altro appuntamento elettorale la maggioranza dei cittadini italiani a votare non era andata, sapevamo perfettamente che non era una passeggiata assumere la questione della democrazia, della partecipazione come un elemento centrale, l’abbiamo fatto perché pensiamo che oggi estendere e tutelare il lavoro ed estendere la democrazia non sono due cose tra loro diverse ma sono lo stesso problema e per questa ragione consideriamo l’esperienza che abbiamo svolto un’esperienza molto importante, abbiamo avuto la possibilità pure io personalmente ma insieme a tutta la Cgil e a tutto un mondo anche di associazioni, di persone, di reti che assieme a noi in questi mesi hanno girato l’Italia, fatto assemblee, volantinaggi, incontri, noi consideriamo tutto questo un elemento di investimento, un inizio di un lavoro che non può assolutamente terminare anzi colgo l’occasione per ringraziare non solo quelli che sono andati a votare ma anche tutte le persone che in questi due mesi hanno lavorato con noi i giovani.
Sono state anche settimane e mesi che mi hanno insegnato anche che un sindacato deve tornare ad imparare anche ad ascoltare le persone e i disagi e i problemi che esistono in questo paese sono profondissimi e noi pensiamo che ci sia proprio bisogno di continuare questa lotta questa azione sindacale utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione perché è necessario che tutto il paese torni a partire dai bisogni materiali delle persone a partire soprattutto dalle nuove generazioni che hanno un livello di precarietà che non ha nessun altro e proprio questo ascolto ha reso esplicito questo disagio e queste problematiche che sono per noi davvero un inizio e ci impegnano a continuare questa azione e questa battaglia usando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione sia in termini contrattuali sia in termini di mobilitazione
Pensiamo che questo numero di persone che, nonostante tutto quello che è avvenuto in questo paese con le difficoltà che ci sono, è andato a votare sia un a base di partenza importantissima che in molti casi adesso vedremo quello che sarà lo spoglio ma la stragrande maggioranza di quelli che sono andati a votare hanno condiviso e sostengono le rivendicazioni che noi abbiamo avanzato e questo pone a noi la necessità di impegnarci ancora di più e anche di mettere a disposizione la nostra organizzazione, anche con i necessari cambiamenti che questo comporta, in termini di coerenza della nostra azione e di allargamento di alleanze di relazioni, perché questo è quello che credo sia assolutamente necessario mettere in campo e tutto questo lavoro che abbiamo realizzato in questo mese e mezzo che ha coinvolto tutti i territori d’Italia che ha coinvolto insisto un sacco di persone di associazioni credo che sia un punto particolarmente significativo perché si può dire naturalmente che non solo ripartiamo da 14 milioni ma che insieme a quelle persone che ci hanno sostenuto e che hanno riconosciuto la necessità di produrre un cambiamento.
Per quello che ci riguarda quella è sicuramente una base fondamentale su cui agire su cui lavorare e credo che l’impegno, anche per il consenso che abbiamo ricevuto, sia assolutamente quello di muoversi in questa direzione e di rafforzare ancora di più la nostra mobilitazione perché quegli obiettivi e quei risultati che noi continuiamo a considerare fondamentali per il mondo del lavoro e per i diritti delle persone che per vivere hanno bisogno di lavorare, riteniamo che sia assolutamente necessario proseguire e continuare.
Referendum 8 e 9 giugno 2025: cosa cambia se vince il SÌ
L’8 e 9 giugno 2025 si vota su cinque quesiti referendari che riguardano il mondo del lavoro e la cittadinanza. In molti si chiedono:
“Cosa cambia se vince il SÌ?”
“Cosa succede se vince il NO?”
“Cosa accade se non si raggiunge il quorum?”
In questo articolo rispondiamo in modo semplice e chiaro a queste domande. E se ti interessa una società più giusta, saprai anche perché è importante votare cinque SÌ.
✅ Cosa cambia se vince il SÌ
Votare SÌ significa abrogare le norme attuali per migliorare le tutele nel lavoro e rendere più equo l’accesso alla cittadinanza. Ecco i cambiamenti previsti:
1. Più diritti in caso di licenziamento
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Si reintroduce l’articolo 18: chi viene licenziato ingiustamente potrà essere reintegrato nel proprio posto di lavoro, non solo risarcito.
2. Risarcimenti più giusti per i lavoratori
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Si elimina il tetto alle indennità per licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese. Il giudice potrà valutare caso per caso.
3. Stop all’uso indiscriminato dei contratti a termine
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Torna l’obbligo di indicare una causale già dal primo contratto a tempo determinato. Basta precarietà senza motivo.
4. Più sicurezza nei contratti in appalto
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Anche il committente sarà responsabile in caso di infortuni sul lavoro, non solo l’appaltatore. Una tutela in più per chi lavora.
5. Cittadinanza più giusta
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Gli stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni potranno chiedere la cittadinanza (oggi ne servono 10). Un passo verso l’inclusione.
❌ Cosa succede se vince il NO
Votare NO significa lasciare tutto com’è. In concreto:
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I licenziamenti ingiusti non daranno diritto al reintegro.
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Le indennità saranno limitate (massimo sei mensilità).
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I contratti a termine potranno essere usati senza giustificazione.
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Il committente resterà irresponsabile in caso di incidenti negli appalti.
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Per ottenere la cittadinanza serviranno ancora 10 anni di residenza.
⚠️ Cosa cambia se non si raggiunge il quorum
Il quorum è il numero minimo di elettori necessario perché il referendum sia valido:
👉 Deve votare almeno il 50% + 1 degli aventi diritto.
Se il quorum non viene raggiunto:
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Il referendum non ha effetti legali, anche se vince il SÌ.
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Le leggi attuali rimangono in vigore.
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È come se il voto non fosse mai avvenuto.
💡 Per questo è importante andare a votare! Chi resta a casa, lascia che siano altri a decidere.
🗳 Perché votare 5 SÌ
Votare 5 SÌ significa scegliere:
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Più giustizia per chi lavora.
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Meno precarietà e abusi.
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Più sicurezza nei luoghi di lavoro.
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Più dignità e inclusione.
✅ L’8 e 9 giugno fai sentire la tua voce:
vai a votare e vota cinque SÌ per i diritti, la giustizia sociale e una società più equa per tutte e tutti.
Referendum 8 e 9 giugno 2025: come si vota, orari e istruzioni utili
L’8 e il 9 giugno 2025 i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per votare a uno o più referendum. In questo articolo ti spieghiamo come funziona il voto, cosa si vota e quali sono gli orari di apertura dei seggi.
Cosa si vota l’8 e il 9 giugno 2025
In queste date si vota per alcuni referendum abrogativi, proposti per abrogare (cioè cancellare) parzialmente o totalmente delle norme in vigore. Ogni quesito referendario sarà riportato su una scheda elettorale di colore diverso. Gli elettori possono scegliere tra SÌ (per abrogare la norma) o NO (per mantenerla).
1. Reintroduzione dell’articolo 18 per i licenziamenti illegittimi
2. Eliminazione del tetto massimo all’indennità per licenziamenti nelle piccole imprese
3. Reintroduzione dell’obbligo di causale nei contratti a termine
4. Estensione della responsabilità solidale per la sicurezza nei contratti di appalto
5. Riduzione del periodo di residenza per la richiesta di cittadinanza italiana
Come si vota al referendum
Votare al referendum è semplice, ma è importante seguire alcune indicazioni:
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Documenti necessari:
Per votare serve:-
un documento di identità valido;
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la tessera elettorale con almeno uno spazio libero per il timbro.
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Scheda elettorale:
Riceverai una scheda per ogni quesito referendario. Ogni scheda contiene:-
il testo del quesito;
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le opzioni “SÌ” o “NO” da barrare con una X.
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Validità del voto:
Il voto è valido solo se apposto con la matita copiativa fornita nel seggio. Non usare penne o altri strumenti.
Orari di apertura dei seggi
I seggi elettorali saranno aperti nei seguenti orari:
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Domenica 8 giugno: dalle 7:00 alle 23:00
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Lunedì 9 giugno: dalle 7:00 alle 15:00
Puoi votare in uno solo di questi due giorni, nel tuo seggio di appartenenza, indicato sulla tessera elettorale.
Cosa succede dopo il voto
Al termine delle votazioni, inizierà lo spoglio delle schede. Perché un referendum sia valido, è necessario che abbia votato almeno il 50% + 1 degli aventi diritto al voto.
Hai smarrito la tessera elettorale?
In caso di smarrimento o tessera elettorale piena, puoi richiederne una nuova presso l’ufficio elettorale del tuo Comune, anche nei giorni stessi del voto.
Vota cinque SÌ: per una democrazia più giusta e partecipata
Il referendum è uno strumento fondamentale di partecipazione democratica. L’8 e il 9 giugno scegli di contare: vai a votare e barrando cinque SÌ, manda un messaggio chiaro per un’Italia più giusta, trasparente e rispettosa dei diritti.
L'ordine del giorno su GAZA della segreteria della CGIL Bologna
Ciò che sta subendo il popolo palestinese a Gaza rappresenta una delle pagine più vergognose e disumane della storia dell’umanità. Non ci sono più parole per descrivere l’angoscia che ci suscitano le immagini di devastazione delle case e degli ospedali, le lunghe file di camion a cui viene impedito di entrare, e che restano giorni e giorni in attesa di poter distribuire gli aiuti umanitari necessari alle migliaia di bambini, di donne e di uomini che rischiano di morire di fame. Non si può esprimere l’orrore e la pena che proviamo leggendo il lunghissimo elenco di bambine e bambini morti o resi invalidi a causa delle bombe, dei raid e degli attacchi dell’esercito israeliano.
Se l’ex premier israeliano Ehud Olmert dichiara che Israele a Gaza sta compiendo azioni molto vicine ad un crimine di guerra e che Netanyahu sta conducendo una guerra in cui non ha alcuna possibilità di salvare gli ostaggi e se lo scrittore israeliano Grossman, pochi giorni fa, arriva a dire che davanti a tanta sofferenza il fatto che questa crisi sia stata iniziata da Hamas il 7 ottobre è irrilevante, significa che il Governo Israeliano ha già oltrepassato ogni limite. Stiamo assistendo ad un genocidio. Siamo di fronte all’intollerabile.
Nella vicenda israelo-palestinese siamo di fronte ad un salto di scala nella violentissima aggressione ad un intero popolo, che non riguarda solo Gaza e la Palestina. Il rischio evidente è che si riproponga nella storia dell’umanità il fatto che non siano il diritto internazionale umanitario e i diritti umani a determinare il destino dei popoli, ma la forza, la prepotenza e la volontà prevaricatrice, a partire da interessi che rispondono ad altri principi.
Affamare un popolo ha significati e implicazioni molto precise: si priva un popolo della propria immagine morale agli occhi del mondo, rendendolo totalmente impotente e succube, in totale balia della violenza prevaricatrice dei più forti. Un popolo derubato della propria dignità che potrebbe essere addirittura deportato altrove. Non siamo purtroppo lontani dalla più grandi e folli tragedie del secolo scorso!
E’ perciò necessario intensificare ogni sforzo, ad ogni livello e ovunque nel mondo, per mobilitarci a fianco del popolo palestinese e far cessare questo orrore, a partire da:
- la ferma condanna della scelta del Governo Meloni di votare in Europa contro le sanzioni nei confronti di Israele e la revisione dell’accordo di associazione dell’Unione Europea con Israele, alla luce delle gravi violazioni del diritto umanitario a Gaza;
- la necessità di spingere laCESa sostenere in tutta Europa la mobilitazione delle Organizzazioni sindacali, con manifestazioni nelle principali città europee, per chiedere il cessate il fuoco immediato e per manentea Gaza; la condivisione delle importanti risoluzioni approvate nella Conferenza di metà mandato della CES Belgrado, lo scorso 20-21 maggio 2025; in tal senso è rilevante anche la presa di posizione del Sindacato mondiale ITUC, con la richiesta di un’azione urgente per porre fine alla catastrofe umanitaria a Gaza;
- il sostegno a tutte le iniziative di mobilitazione, nel nostro territorio e nel Paese, che abbiano come obiettivo fermare lo Stato di Israele;
- l’appoggio ad ogni espressione della volontà di pace e non violenza ed alle mobilitazioni che si manifestano in Israele, sino ad oggi duramente represse dal governo Netanyahu.
La Segreteria della CDLM-CGIL di Bologna, sulla base del mandato ricevuto dall’Assemblea Generale, impegna tutta l’organizzazione per la riuscita dell’importante Marcia nazionale da
Marzabotto a Monte Sole”SAVE GAZA” del prossimo 15 Giugno, assumendo pienamente gli obiettivi alla base di quella mobilitazione:
- la richiesta al Governo italiano e alle Istituzioni Europee:di sospendere la cooperazione militare e l’Accordo di Associazione UE-Israele, sino a quando non siano cessate le violazioni dei diritti umani e dell’occupazione; di ripristinare il sostegno all’UNRWA per l’assistenza ai profughi palestinesi; l’immediato riconoscimento dello stato di Palestina; di chiedere la convocazione di una conferenza pace sotto l’egida delle Nazioni Unite.
- azioni oggi necessarie per: porre fine ad ogni tipo di violenza, a Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme, in Israele; ottenere l’immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza; la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri; garantire assistenza alla popolazione civile palestinese; fermare la deportazione della popolazione palestinese e il piano di invasione di Gaza.
Fabbrica Appennino: un viaggio nella memoria del lavoro tra passato e futuro
Venerdì 9 maggio 2025 alle 16:30 presso DumBO, Bologna – Presentazione del libro “Fabbrica Appennino”
Un appuntamento per riflettere sul lavoro nella montagna bolognese
Nell’ambito del Progetto Comunicazione – Mostra Fotografica “Al Lavoro”, sostenuto dalla CGIL insieme al Comune di Bologna e alla Regione Emilia-Romagna, si terrà la presentazione del libro “Fabbrica Appennino”, edito da LiberEtà. L’evento si svolgerà venerdì 9 maggio 2025 alle ore 16:30 presso DumBO (via Casarini 19, Bologna).
Il libro raccoglie testimonianze e memorie legate al lavoro nella montagna bolognese, offrendo una narrazione che attraversa il tempo: dal dopoguerra fino ai giorni nostri. Un’opera che intreccia storia personale e sviluppo socio-economico del territorio, sottolineando il valore culturale e politico del lavoro nelle aree appenniniche.
Interventi di rilievo per una discussione collettiva
L’incontro sarà introdotto e coordinato da Nadia Bonora, della Segreteria SPI CGIL Bologna. Seguiranno gli interventi di:
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Cesare Calisti, Segretario Lega SPI CGIL Castiglione dei Pepoli
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Ilaria Morini, storica e intervistatrice per il libro
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Lucio Cavazzoni, Presidente del Bio-distretto Appennino Bolognese
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Antonella Raspadori, Segretaria Generale SPI CGIL Bologna
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Michele Bulgarelli, Segretario Generale Camera del Lavoro Bologna
A concludere, l’intervento di Tania Scacchetti, della Segreteria Nazionale SPI CGIL, offrirà una visione complessiva sul ruolo del lavoro oggi e domani.
Perché partecipare
L’iniziativa è un’occasione importante per approfondire il ruolo storico e futuro del lavoro nei territori montani, in un momento storico in cui la questione occupazionale e lo spopolamento delle aree interne richiedono nuove visioni. Un evento aperto a tutte e tutti coloro che vogliono riflettere su come il lavoro possa essere leva di sviluppo e coesione.
Bonus sociale energia 2025: guida pratica per risparmiare sulle bollette
Scopri come ottenere il bonus sociale e il contributo straordinario contro il caro energia. Tutto quello che devi sapere, passo dopo passo.
Bonus sociale energia: cos’è e come funziona
Il bonus sociale energia 2025 è un aiuto economico diretto in bolletta, pensato per sostenere le famiglie in difficoltà economica a fronte dell’aumento dei costi dell’energia. Il bonus è calcolato in base a:
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Numero di componenti del nucleo familiare
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Zona climatica (per quanto riguarda il gas)
Fino a oggi, le soglie ISEE per accedere al bonus erano:
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Fino a 9.530 euro per famiglie con massimo tre figli a carico
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Fino a 20.000 euro per famiglie con almeno quattro figli a carico
Novità 2025: contributo straordinario di 200 euro
Il governo ha introdotto una misura aggiuntiva per contrastare il caro bollette: un contributo straordinario di 200 euro destinato ai nuclei familiari con ISEE fino a 25.000 euro. Questa misura è valida per un solo trimestre, ma si affianca (senza sostituirlo) al bonus sociale esistente.
Come ottenere il bonus energia 2025
1. Presentare l’ISEE
La condizione essenziale per accedere sia al bonus sociale sia al contributo straordinario è la presentazione della dichiarazione ISEE. Chi non l’ha ancora fatto può rivolgersi a una sede CAF CGIL consultando il sito cafcgil.it.
2. Tempistiche e scadenze
Il bonus verrà riconosciuto nel secondo trimestre del 2025 per chi ha già presentato l’ISEE. In alternativa, verrà erogato nel primo trimestre utile successivo alla presentazione. Anche se ci sono ritardi, il diritto al bonus non si perde, purché l’ISEE venga presentato entro la fine del 2025.
Chi ha già il bonus: cosa cambia?
Per i cittadini che già beneficiano del bonus sociale, il contributo di 200 euro sarà aggiuntivo per un solo trimestre e non sostituirà il bonus ordinario già in vigore.
Beneficiari tra 20.000 e 25.000 euro di ISEE
Le famiglie con ISEE compreso tra 20.000 e 25.000 euro non rientravano finora nel bonus sociale, ma grazie alla nuova misura straordinaria, riceveranno un contributo una tantum di 200 euro.
Cittadini vulnerabili e fine del mercato tutelato
Al momento non ci sono variazioni per i cittadini definiti “vulnerabili”. Il regime di tutela rimarrà attivo fino al 31 marzo 2027, garantendo condizioni più vantaggiose rispetto al mercato libero.
Tutela contro il marketing aggressivo? Nessuna novità concreta
Nonostante le numerose segnalazioni, il governo non ha introdotto nuove misure efficaci contro le pratiche scorrette da parte delle aziende energetiche. È prevista solo la possibilità di sanzioni fino a 155 milioni di euro per chi non rispetta trasparenza e chiarezza nelle offerte, ma i dettagli operativi non sono ancora stati definiti.
Dove trovare assistenza
Per informazioni e supporto è possibile consultare: