Terre d'acqua - Siglato importante accordo!

Siglato oggi in Comune l’accordo sindacale unitario sulle politiche del bilancio di previsione con l’Amministrazione di Crevalcore.
Punti salienti dell’accordo sono:
  • Invarianza di tasse e tariffe rispetto al 2022
  • Trasparenza e rispetto dei contratti di settore nei bandi di appalto
  • Assicurazione furti e scippi over 65, contrasto al digital divide, ginnastica dolce, mappatura anziani soli, rassegna cinematografica
  • Autoconsumo in edilizia pubblica, comunità solare, nuove piantumazioni
  • Contrasto alla violenza di genere, sportello UDI, promozione e sensibilizzazione di una cultura della parità
  • Nuova sezione di Asilo Nido, investimento di bilancio ad integrazione di un progetto PNRR per il nuovo polo scolastico dell’infanzia, incremento del sostegno alle disabilità anche nei centri estivi


foto spi bologna congresso nazionale spi cgil

Lo Spi dopo il congresso - Al lavoro e alla lotta

Finalmente la CGIL ha concluso il suo lungo percorso congressuale, iniziato ad ottobre 2022 con ben 312 assemblee dello SPI sul territorio metropolitano.

I congressi sono stati una fucina di analisi sindacali, di idee, di proposte, di discussioni, di iniziative politiche. In ogni intervento di delegati, di attivisti dello SPI, di studenti è stata raccontata la storia di battaglie, di sconfitte e di vittorie, di passi avanti e anche di retrocessioni, senza però darsi mai per vinti. Nei tasselli di questo grande puzzle, ritroviamo le trasformazioni che ha subito il mondo del lavoro, i problemi dei giovani costretti ad accettare lavori precari, delle persone anziane, fragili e sole che hanno bisogno di aiuti e di sostegno, degli studenti universitari in cerca di alloggi e di identità. Nelle decine di testimonianze, si ricompone il quadro di un’Italia che si impegna per mantenere viva la speranza e che continua a cercare la strada per il futuro. Nelle parole di chi è intervenuto hanno ripreso corpo e orgoglio la difesa dei valori democratici e costituzionali, la voglia di lottare per una società più equa e più giusta e la passione verso quegli ideali di solidarietà, di mutuo soccorso, di fratellanza e sorellanza e di umanità che sono la materia prima di cui è costituita la CGIL, di cui possiamo andare fieri. Nella relazione del segretario generale Ivan Pedretti, al congresso dello SPI Nazionale, sono state proposte le azioni prioritarie che il sindacato dei pensionati intende realizzare nei prossimi mesi.

I temi fondamentali

Cinque temi fondamentali che compongono un programma di lavoro e di lotta intenso, impegnativo, ma significativo per gli elementi di sfida e di cambiamento che lo SPI mette al centro della sua azione politica. Il primo riguarda la costruzione di una grande mobilitazione per la pace, in grado di coinvolgere pensionate e pensionati europei a sostegno delle iniziative contro la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina. Il secondo riguarda l’impegno costante per realizzare concretamente la legge sulla non autosufficienza che, anche per merito di una raccolta di oltre un milione e mezzo di firme nel 2019, è finalmente approdata in Parlamento. Ora dobbiamo ottenere una buona legge: servono risorse adeguate per garantire su tutto il territorio nazionale l’implementazione strutturale di servizi rivolti alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie, così come vanno previste agevolazioni fiscali per chi sostiene le spese per l’assistente famigliare che si prende cura, a domicilio, della persona malata. Il terzo tema è rivolto alla salvaguardia del reddito da pensione. Le pensioni italiane, le più tassate d’Europa, hanno subito dal Governo Meloni un taglio di risorse destinate alla rivalutazione delle pensioni di circa 3,5 miliardi di euro. Così stritolato dai danni permanenti di un fisco iniquo e sempre meno progressivo, e da una riduzione dei necessari adeguamenti al costo della vita, il reddito da pensione diventa sempre più inadeguato all’ esigenza di garantire, nel tempo, una vecchiaia dignitosa: l’aumento della speranza di vita rischia di tradursi in un allungamento del periodo di sofferenza per uscire dalle difficoltà economiche. Il quarto e il quinto tema rappresentano, per me, le due questioni più spinose e brucianti di questa piattaforma rivendicativa “ideale”, che ha bisogno delle gambe di milioni di pensionati e pensionate per poter camminare verso obiettivi concreti. Il progetto della destra al Governo di riscrivere la Carta Costituzionale entra direttamente in rotta di collisione con i nostri valori. Non possiamo accettare che vengano destrutturati, o peggio cancellati, i principi costituzionali che riguardano sia il ruolo del Parlamento, ridimensionato e depotenziato con l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, sia la definizione dello Stato unitario, che sarebbe messa in discussione da una idea di autonomia differenziata che aumenterebbe il divario tra nord e sud e le diversità di esercizio dei diritti da parte dei cittadini tra le varie regioni. Del resto, quando viene sbandierata l’esigenza di introdurre “le cosiddette riforme”, bisogna sempre chiedersi a chi servano. Togliere di mezzo il Parlamento, che rappresenta un vincolo democratico, serve alla destra che predilige il modello politico di “un uomo solo al comando con pieni poteri”, mentre l’autonomia delle Regioni rappresenta il tratto distintivo della Lega, che accarezza il sogno di indipendenza delle sue roccaforti del Nord, soprattutto Lombardia e Veneto. Questo disegno si tradurrebbe, invece, in un disastro per i cittadini italiani, che di tutto hanno bisogno, meno che di regimi autoritari e di spaccature e caos istituzionale. Il quinto tema, ritengo sia il più urgente, ineludibile e di vitale importanza: la difesa del sistema sanitario pubblico e universale. La CGIL deve mobilitare, con assemblee sui luoghi di lavoro e sul territorio, lavoratrici, lavoratori, pensionati e pensionate per rivendicare lo stanziamento di risorse economiche a sostegno delle prestazioni e dei servizi sanitari pubblici, per assumere personale negli ospedali e per la medicina del territorio. È urgente perché non possiamo ignorare gli enormi danni provocati dal Covid 19, le difficoltà, i ritardi, la mancanza di medici di famiglia, le interminabili ore di attesa nei pronto soccorso per mancanza di operatori e di letti, le lunghe liste di attesa per visite specialistiche, esami diagnostici e interventi chirurgici. La situazione è grave, anche nella nostra Regione, anche a Bologna, e con la salute non si scherza, è un bene primario. Quindi, mobilitazione forte, organizzata e di massa come nel 1978 ai tempi della legge 833, la riforma sanitaria che cancellò le mutue e la vergognosa sanità di classe che rappresentavano.
Torna a fischiare il vento, e fra poco infurierà anche la bufera, come nella famosa canzone dei partigiani. Le nostre scarpe non sono più rotte, ma la fase è difficile, e lo scoramento è dietro l’angolo, eppure dobbiamo andare avanti con forza e coraggio: abbiamo il compito di mettere in salvo le migliori conquiste che siamo riusciti ad ottenere nel secolo scorso.

Articolo di Antonella Raspadori, segretaria generale dello SPI CGIL Bologna, che puoi trovare sulla SPINTA di aprile.


L'aumento di dei salari di colf e badanti non deve gravare completamente sulle famiglie

Comunicato stampa SPI CGIL Emilia – Romagna

Dal 1° gennaio i salari di colf e assistenti familiari (le cosiddette badanti) è stato aumentato all’80% dell’inflazione. Un provvedimento giusto e necessario per lavoratrici e lavoratori, spesso immigrati, che svolgono un’attività gravosa di assistenza ai nostri anziani.

Le famiglie però sono “datori di lavoro” particolari, per i quali si produce un aumento significativo dei costi che devono affrontare per mantenere un servizio importantissimo, dedicato alla cura delle persone anziane non autosufficienti. È importante garantire al proprio caro un’assistenza di qualità, che si esprime anche con l’applicazione di un regolare contratto di lavoro.
Per questi motivi crediamo che, in tempi di inflazione alta che erode il potere d’acquisto di salari e pensioni, sia necessario, da parte del Governo, un maggiore sostegno alle famiglie e una maggiore protezione dei redditi da lavoro e da pensione.
Il sindacato pensionati chiede con forza che insieme all’aumento dei salari di colf e badanti attraverso il rinnovo dei CCNL si attui al più presto la piena rivalutazione delle pensioni e l’aumento della 14° che tutela le pensioni basse.

In Emilia-Romagna rivendichiamo un aumento consistente del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza e una profonda riforma dell’assistenza domiciliare.
Come Spi e come Cgil a livello nazionale rinnoviamo due richieste fondamentali: che sia approvata subito la Legge sulla Non Autosufficienza (accompagnata da un forte aumento del Fondo Nazionale per la non autosufficienza), che definisca i servizi essenziali da garantire a tutta la popolazione; una riforma fiscale che, valorizzando criteri di equità e progressività, riconosca alle famiglie che si fanno carico dei costi dell’assistenza specifica erogata dalle assistenti famigliari, un aumento consistente delle agevolazioni fiscali.


La battaglia per la giusta rivalutazione continua

Dal 1 marzo 2023, l’INPS ha comunicato che attribuirà la perequazione a tutte le pensioni che superano 4 volte il minimo, cioè da 2.100 euro lordi in su, compresi gli arretrati di gennaio e febbraio (art.1, comma 309 della legge di bilancio 2023).

A questo proposito, dobbiamo ricordare che il Governo ha “fatto cassa” tagliando circa 3,5 miliardi di euro a oltre 3.400.000 pensionati, che riceveranno aumenti molti inferiori al 7,3% (che è già più basso dell’inflazione reale all’11%): infatti, solo per fare un esempio, chi percepisce una pensione lorda tra i 2.626,90 fino a 3.152,28 euro avrà un incremento di solo il 3,9%. Non stiamo parlando di ricchi, e soprattutto ci riferiamo a persone che hanno lavorato oltre 40 anni, versando i relativi contributi, come prevede la legge.

Lo SPI ha manifestato, in Piazza Santi Apostoli a Roma, il 16 dicembre scorso contro questa decisione del Governo, contestando, in modo particolare, le nuove modalità di calcolo degli aumenti, non più per scaglioni di reddito, ma per cifra unitaria. In questo modo, nel 2024, il “taglio” degli aumenti pensionistici sarà di oltre 6 miliardi di euro che, come gli attuali 3,5, non saranno mai più recuperati e, se non ci saranno modifiche, la riduzione sarà “incrementale”, e non una tantum. Tutto questo è inaccettabile per lo SPI, che perciò proseguirà con determinazione la battaglia per cambiare la norma. Chiediamo ai nostri iscritti di partecipare alle iniziative di mobilitazione: è una rivendicazione di giustizia e di equità. Vi terremo informati sulle iniziative e sui risultati.


SCIOPERO GENERALE 16 dicembre 2022 a Bologna!

Contro una legge di bilancio socialmente iniqua, che penalizza lavoratori e pensionati e alimenta lavoro povero e precario, che premia gli evasori e costruisce un fisco ingiusto.

La manifestazione sindacale si terrà dalle ore 10 a Bologna in Piazza Lucio Dalla. Il Governo ha predisposto una legge di bilancio 2023 inaccettabile e sbagliata, che penalizza i lavoratori e i pensionati, premia gli evasori,  favorisce l’evasione fiscale e contributiva, fa aumentare il lavoro precario, taglia la sanità, il welfare e l’istruzione pubblica. Vi aspettiamo, partecipate numerosi!
Il governo prevede:
– Condoni fiscali;
– Aumento del contante;
– Abolizione del Reddito di Cittadinanza;
– Diffusione dei Voucher;
– Opzione donna peggiorata;
– Blocco delle rivalutazioni delle pensioni.
Noi chiediamo:
– Lotta all’evasione
– Investimenti su sanità scuola ricerca
– Taglio del cuneo fiscale
– Detassazione delle tredicesime e degli accordi secondo livello
– Potenziamento della tassa sugli extraprofitti
– Pensioni certe per le nuove generazioni


Verso il 25 novembre 2022 - Le iniziative dello SPI Bologna

Come ogni anno le leghe dello SPI CGIL della città metropolitana di Bologna si sono prodigate in uno sforzo organizzativo e politico enorme per dare il giusto risalto alla data del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere.

Di seguito le iniziative organizzate sul territorio (in aggiornamento).


LEGA SPI OZZANO DELL’EMILIA

25 Novembre

Ore 21 – “Io valgo” Letture e riflessioni a cura dell’Associazione Legg’io, presso la sala ProLoco in via degli orti 16/a, Ozzano dell’Emilia

Scarica il volantino delle iniziative della lega di Ozzano

LEGA SPI CGIL BARICELLA

25 novembre – Presso il Centro Culturale il Bargello, via Europa 3, Baricella

Ore 16.30 – Inaugurazione murales di Giula Frascari e inaugurazione Mostra “La forza delle Donne”

ore 18.00 – Spettacolo teatrale “Donna – Amore – Vita”

Inaugurazioni panchine rosse:

25 novembre ore 11.30 a San Gabriele
26 novembre ore 15.00 a Passo Segni
27 novembre ore 11.00 a Boschi con l’associazione Donne di Boschi

Scarica il volantino delle iniziative della lega di baricella

LEGA SPI CGIL MONTE SAN PIETRO

26 novembre

Ore 10.30 – Inaugurazione allestimento “Per non dimenticare” presso la piazza del municipio di Monte San Pietro.

Scarica il volantino delle iniziative della lega di Monte San Pietro

LEGA SPI CGIL MALALBERGO

25 novembre

Ore 18.30 -Interventi per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Auditorium Minghetti di Altedo

Scarica il volantino delle iniziative della lega di Malalbergo

LEGA SPI CGIL PIANORO

25 novembre

Ore 20.15 – Letture in Piazza dei Martiri a Pianoro
Ore 20.30 – Fiaccolata verso il Centro Giovanile Pianoro Factory
Ore 21.00 – Spettacolo teatrale “Da lì canto e racconto… con voci Rosso Sangue” Presso il centro giovanile Pianoro Factory

Scarica il volantino delle iniziative della lega di Pianoro

LEGA SPI CGIL MONTERENZIO

Volantino di supporto per le donne vittime di violenza

Scarica il volantino delle iniziative della lega diMonterenzio

LEGA SPI CGIL ARGELATO

25 novembre

Ore 20.30 – Spettacolo teatrale “e venne il giorno del cambiamento” presso il Teatro comunale di Argelato

Scarica il volantino delle iniziative della lega di Argelato

LEGA SPI CGIL CASALECCHIO

26 novembre

Ore 15.00 – Presentazione libro “Maria Giudice. La leonessa del socialismo” con l’autrice Maria Rosa Cutrufelli, presso la Casa della Solidarietà ex Salvemini

Scarica il volantino delle iniziative della lega di Casalecchio

LEGA SPI CGIL VALSAMOGGIA

Dal 20 novembre al 4 dicembre

Mostra di opere d’arte “Donna.Mondo” presso la sala conferenze della Biblioteca di Crespellano

Scarica il volantino delle iniziative della lega di Valsamoggia

LEGA SPI CGIL PORTO-SARAGOZZA

27 novembre

ore 21.00 – Spettacolo teatrale “Kintsugi” presso la Casa di Quartiere Saffi, Via Ludovico Berti 2/10

Scarica il volantino delle iniziative della lega di Porto-Saragozza

LEGA SPI CGIL BUDRIO

23 novembre

Ore 21- Conferenza “Una rete contro la violenza sulle donne”

25 novembre

Ore 8.25- Distribuzione fiocchi bianchi all’ingresso dell’ITIS Giordano Bruno

Ore 21.00 – Spettacolo “I am Billie”

Dal 21 al 28 Novembre

Installazione presso il voltone del comune dal titolo “…davvero se l’è cercata?”

Scarica il volantino delle iniziative della lega di Budrio

LEGA SPI CGIL PIEVE DI CENTO

27 novembre

Ore 18.00 – Incontro con Mirella Signoris (SPI), Nedda Alrberghini (attivista), Mara Biondi (Libera) e Francesca Tassinari (assessora alle pari opportunità)

Ore 19.30 – Concerto “Donne, piccole come stelle” di Giorgia Zangrossi

Scarica il volantino delle iniziative della lega di Pieve di Cento

LEGA SPI CGIL GALLIERA

25 novembre

Ore 20.30 – Reading teatrale “è successo anche a te?” presso l’auditorium Scuola Media Giovanni XXIII

Scarica il volantino delle iniziative della lega Galliera

LEGA SPI CGIL BORGO RENO

25 novembre, presso Auditorium “Riccardo Bacchelli” via Galeazza 2

Ore 17.00 – Interventi di Elena Gaggioli (presidente quartiere), Vincenzo Naldi (Consigliere comunale), Andreina Jimenez (Associazione Hermanas mirabal del Bologna) e Leonardo Barcelo (in collegamento da Santiago)

Ore 17.30 – Spettacolo “L’amore si insegna”

Scarica il volantino delle iniziative della lega Borgo Reno

Da gennaio 2023 maxi rivalutazione delle Pensioni!

Finalmente una buona notizia per i pensionati italiani. Dal prossimo gennaio le pensioni saranno rivalutate in modo significativo, consentendo un’importante tutela del potere d’acquisto e portando di conseguenza un adeguamento al costo della vita per tutti, seppur parziale.

Si tratta praticamente di una mensilità in più all’anno.

Il meccanismo di calcolo è stato riconquistato dai sindacati dei pensionati lo scorso anno con il governo Draghi dopo anni di mobilitazioni e definisce una rivalutazione del 100% per l’importo di pensione fino a quattro volte il trattamento minimo, del 90% per l’importo da quattro a cinque volte e del 75% per l’importo superiore a cinque volte.

Per effetto di questo meccanismo e di un indice d’inflazione stabilito al 7,3% dall’Istat, le pensioni aumenteranno pertanto come segue:

Dopo anni di blocchi e di tagli, la rivalutazione delle pensioni torna quindi a pieno regime portando una boccata d’ossigeno per milioni di pensionati italiani in un momento particolarmente complicato per il nostro paese, con il forte aumento dei prezzi e delle bollette.

“Dopo la legge delega sulla non autosufficienza ora la rivalutazione delle pensioni. Il meccanismo di calcolo che abbiamo riconquistato un anno fa nel confronto con il governo Draghi porterà da gennaio importanti aumenti per tutti”, ha commentato il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti.

“Per ottenerlo ci sono volute piazze, manifestazioni, iniziative.

Oggi possiamo dire di aver fatto un buon lavoro e di aver ottenuto maggiori diritti e tutele per le persone che rappresentiamo. Avanti così!

 


Approvata la legge sulla non autosufficienza!

Il Consiglio dei Ministri, l’ultimo del governo ancora in carica, si è riunito oggi pomeriggio e ha approvato il Disegno di Legge Delega sulla non autosufficienza degli anziani.
La nostra battaglia trova finalmente una risposta: sanità territoriale e di prossimità, semplificazione e riorganizzazione dell’accesso ai servizi socio-assistenziali, riforma delle Rsa, strumenti per la domiciliarità e in favore dell’invecchiamento attivo.
La condizione degli anziani viene messa al centro per non lasciarli più soli al proprio destino e per dare un sostegno concreto a milioni di famiglie su cui per troppo tempo è stato scaricato il peso, spesso insostenibile, della cura dei propri cari.
Senza la determinazione e il massimo sforzo, anche di mobilitazione, messo in campo in questi anni dai Sindacati dei pensionati questo risultato non sarebbe stato raggiunto.
Abbiamo detto a lungo che il paese aveva fortemente bisogno di questa riforma. Dobbiamo essere contenti di averla portata a casa.
Ora bisognerà applicarla e noi vigileremo sul nuovo governo e parlamento affinché lo facciano.


SPINPIAZZA - Il sindacato dei pensionati per una settimana nelle piazze di Bologna

Il sindacato pensionati SPI CGIL di Bologna sarà nelle piazze e in tanti  luoghi di passaggio e di ritrovo dei cittadini di tutto il territorio bolognese (quartieri e Comuni) nelle mattinate dal 3 al 10 settembre.

Si potranno ricevere informazioni sui diritti, benefici, BONUS, servizi previdenziali, fiscali e sanitari. Sarà una bella opportunità per parlare della diminuzione delle tasse sulle pensioni, dell’aumento dei salari e degli stipendi, della cancellazione del lavoro precario, di buona sanità, di servizi socio sanitari efficienti, di una riforma fiscale equa che combatta l’evasione e di una legge sulla non autosufficenza. Non vogliamo interferire con la campagna elettorale, ma ci farà piacere inviatare i cittadini ad andare a votare : è una delle poche occasioni che abbiamo per esercitare un diritto che ci rende cittadini e non sudditi.

SABATO 3 SETTEMBRE (MATTINA):
MONZUNO PIAZZETTA BENASSI
PORRETTA PIAZZA DEI CADUTI
DOMENICA 4 SETTEMBRE (MATTINA):
LOIANO PIAZZA DEL COMUNE
MALALBERGO-ALTEDO SAGRA DELL’ORTICA
LUNEDI’ 5 SETTEMBRE (MATTINA):
CALDERARA PIAZZA DEL MERCATO
S. GIORGIO DI PIANO PIAZZA DELLA REPUBBLICA
VERGATO PIAZZA IV NOVEMBRE
ZOLA PREDOSA PIAZZA DELLA REPUBBLICA (MERCATO)
MARTEDI’ 6 SETTEMBRE (MATTINA):
QUARTIERE NAVILE PIAZZA DALLA
QUARTIERE PORTO / SARAGOZZA VIA A. COSTA (ANGOLO VIA I. BANDIERA)
QUARTIERE S. DONATO / S. VITALE VIA ANDREINI (COOP S. DONATO)
QUARTIERE SAVENA VIALE LINCOLN 5 (CENTRO COMMERCIALE FOSSOLO)
BUDRIO PIAZZALE DELLA GIOVENTU’ (MERCATO)
CREVALCORE PIAZZA (DAVANTI AL MUNICIPIO E ALLA CHIESA)
MONTE S. PIETRO PONTERIVABELLA (COOP RENO)
OZZANO PIAZZA ALLIENDE (MERCATO)
RIALE (ALLE 15 DEL POMERIGGIO) CENTRO FALCONE
S. PIETRO IN CASALE PIAZZA CALORI (MERCATO)
SASSO MARCONI PIAZZA DEI MARTIRI
MERCOLEDI’ 7 SETTEMBRE (MATTINA):
QUARTIERE BORGO / RENO VIA MANUZIO
QUARTIERE MURRI VIA LERCARO (GIARDINO LUNETTA GAMBERINI)
ARGELATO PIAZZA CADUTI DELLA LIBERTA’ (MERCATO)
CASALECCHIO CASA DELLA CONOSCENZA
CASTIGLIONE P. PIAZZA DEL COMUNE
GALLIERA-S.VENANZIO PIAZZA EROI DELLA LIBERTA’ (MERCATO)
PIANORO PIAZZA DEL COMUNE
VADO – MONZUNO PIAZZA DELLA LIBERTA’
CASTENASO PIAZZA DEL MERCATO
GIOVEDI’ 8 SETTEMBRE (MATTINA):
CASTEL MAGGIORE PIAZZA GIORGIO AMENDOLA (MERCATO)
MARZABOTTO VIA BRANCA ARIA DELLA RIPA FLORA
MOLINELLA SEDE SPI – VIA DEL LAVORO 25
MONGHIDORO PIAZZA DEL COMUNE
MEDICINA PIAZZA CENTRO COMMERCIALE MEDICI (COOP)
MONTEVEGLIO PIAZZA DEL MERCATO
VENERDI’ 9 SETTEMBRE (MATTINA):
BARICELLA PIAZZA PERTINI 6 (MERCATO)
BENTIVOGLIO PIAZZA ANDREA COSTA (MERCATO)
PIEVE -CASTELLO D’A. PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTA’ (MERCATO)
S. GIOVANNI IN P. PIAZZA DEL POPOLO
SALA BOLOGNESE PIAZZA DI PADULLE
SABATO 10 SETTEMBRE (MATTINA):
ALTEDO PIAZZA CARLINI (MERCATO)
ANZOLA PIAZZA BERLINGUER (MERCATO)
BAZZANO MERCATO
FUNO-ARGELATO PIAZZA DEL MERCATO
GRANAROLO SEDE SPI – VIA SAN DONATO 203
ALTEDO AREA MERCATO


Sulla situazione delle strutture per anziani a Bologna

Abbiamo appreso dalla stampa le dichiarazioni dell’assessore al Wefare di Bologna Luca Rizzo Nervo, rispetto alla critica situazione in cui versano le strutture per anziani, e alla possibilità di utilizzare le risorse del Fondo della non Autosufficienza per coprire l’aumento dei costi dei gestori pubblici, privati e accreditati.

Vogliamo ricordare a tutti che le norme, regionali e nazionali, prevedono che le risorse del Fondo sulla non autosufficienza siano destinate esclusivamente ai servizi da erogare alle persone malate e alle loro famiglie, risorse che peraltro sappiamo tutti che non sono sufficienti a garantire risposte adeguate ai bisogni dei cittadini. Vogliamo sperare, quindi, che l’assessore abbia voluto fare una provocazione rivolta in particolare alla necessità di aprire con la massima urgenza un confronto in Regione Emilia-Romagna per affrontare la situazione molto grave delle strutture residenziali che nessuno vuole negare.

Siamo consapevoli delle enormi difficoltà dovute anche ai rincari dei costi energetici, che da tempo denunciamo, e occorre che i soggetti preposti trovino risorse aggiuntive per scongiurare che questi aumenti ricadano sul taglio dei servizi essenziali o su rincari tariffari.

Il tema dell’aumento delle tariffe sollevato dall’assessore è una questione, per quanto ci riguarda, urgente, perché graverebbe ulteriormente sulle famiglie dei più fragili, che già hanno subito la riduzione dei servizi anche a causa della pandemia. Lo stress-test della crisi pandemica ha fatto emergere come ci sia la necessità di ripensare, invece, il sistema del welfare pubblico, pensando all’aumento dei bisogni sociali, ai bisogni assistenziali e ai bisogni sanitari.

Siamo di fronte a un progressivo invecchiamento della popolazione, e ad un vistoso cambiamento degli stili di vita. Ne consegue che c’è bisogno di maggior sostegno e assistenza sia per gli anziani, che per i fragili e per i lavoratori impegnati nel settore delle cure. Elementi che, per quanto ci riguarda, devono andare di pari passo.

La questione della carenza del personale dei profili sanitari e socio sanitari, ormai consolidato, richiede interventi di programmazione per formare personale adeguato, anche numericamente, necessario per garantire i servizi. In questo senso occorrono interventi coordinati con l’università e con tutti gli enti che si occupano di formazione di queste professionalità. Per coprire le ferie abbiamo avuto operatori che hanno fatto regolarmente doppi turni: non possiamo pensare che questa sia una prospettiva accettabile per le lavoratrici e i lavoratori. Bisogna ripensare queste professioni e renderle più “appetibili” sotto il profilo della carriera e della retribuzione. Se questo non viene affrontato in tempi rapidi, continueremo ad assistere a personale, soprattutto socio assistenziale, che sceglie di uscire dal circuito di lavori estremamente stressanti e totalizzanti. La qualità del servizio la si garantisce con la qualità del lavoro e con risorse adeguate a tutela di tutti cittadini.